giovedì 9 ottobre 2014

CITOMEGALOVIRUS


Mia figlia si ammalava molto spesso: otiti suppurative, broncopolmonite a neanche 2 mesi di vita, bronchiti, bronchiolite, congiuntiviti ecc… e girando tra vari specialisti ci è stato indicato di fare una visita immunologica e da lì ci è stato fissato un day hospital.
Tra i tanti risultati scopriamo che, anche se all'epoca aveva soltanto 9 mesi, aveva gli anticorpi del CMV ed era positiva alla pcr su saliva e urine, questo significava che poteva aver contratto il virus durante la gravidanza oppure successivamente ma questo probabilmente non lo scopriremo mai.
Nel frattempo da quel giorno viene seguita per sospetto di CMV CONGENITO e probabilmente ogni 6 mesi faremo day hospital con analisi del sangue, visite psicologiche, oculistiche e quant’altro perché il virus può colpire e danneggiare vari organi e soprattutto creare sordità o danni agli occhi.

Durante questa mia seconda gravidanza non mi era stato indicato di eseguire le analisi per citomegalovirus in quanto nella prima gravidanza avevo già gli anticorpi pregressi IGG. In rari casi però può accadere una riattivazione del virus che causa solitamente conseguenze minori, ma comunque può causare importanti danni al bambino e probabilmente questa possibilità viene sottovalutata anche da molti medici…

“Il citomegalovirus o CMV appartiene alla famiglia degli Herpesvirus che comprende i più noti herpes labiale e genitale e il virus della varicella. Chi ha già avuto l’infezione non è immune completamente, quindi può contrarre una reinfezione. Infatti, l’infezione da CMV si distingue in primaria o ricorrente, che a sua volta è distinta in riattivazione (da ceppo virale già presente nel soggetto) e reinfezione (da ceppo virale diverso da quello che ha già infettato l’organismo). Le vie di contagio principali sono la saliva, il sangue, le urine e i rapporti sessuali. In casi molto rari il virus si trasmette in modo indiretto, attraverso l’utilizzo di oggetti comuni, come un bicchiere, uno spazzolino da denti o, importante per i bambini, un giocattolo.
Il CMV è un virus subdolo, che s’insinua nell’organismo spesso in punta di piedi, senza far presagire in nessun modo la sua presenza. Infatti, l’infezione generalmente causa solo una leggera febbre o senso di stanchezza, che spesso vengono ignorati o attribuiti ad altre cause, come influenza o stress. A volte, però, causa una sindrome mononucleosica protratta, con febbricola, stanchezza notevole e dolori muscolari. Inoltre non si comporta con tutti nello stesso modo. Nelle persone immunodepresse, cioè con ridotte difese immunitarie come i malati di Aids e di tumore o i trapiantati, il virus può essere all’origine di malattie gravi, quali polmoniti, epatiti o encefaliti.
Purtroppo anche la gravidanza è associata ad una transitoria immunodepressione, necessaria per evitare il rigetto del feto. Questa condizione favorisce non solo il contagio della gestante da parte del CMV, se non ha mai contratto l’infezione, ma anche la riattivazione o reinfezione, se il virus è presente prima della gravidanza. Se il Citomegalovirus colpisce nei primi mesi il feto di una donna incinta che non ha mai avuto l’infezione, può avere effetti molto seri, perchè l’organismo fetale non ha sviluppato ancora difese immunitarie, di conseguenza è privo di ogni tipo di protezione. Dei neonati infetti (circa 5000/anno in Italia), infatti, almeno il 10% presenta manifestazioni cliniche. Tra queste le più gravi sono neurologiche, quali sindromi convulsive, microcefalia, idrocefalo, calcificazioni e difetti di sviluppo delle circonvoluzioni cerebrali, atrofia cerebrale e cerebellare.”

La paura che questo virus possa aver fatto o fare danni in futuro è tantissima, ogni volta che facciamo un day hospital siamo in ansia, ma dovremo imparare a convivere con questa.
Speriamo arrivi presto il giorno in cui il virus non verrà trovato più nel sangue, saliva e urine per sentirci un po’ più sicuri…

Per saperne di più: http://www.anticito.org/

 

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