mercoledì 5 novembre 2014

I MIEI PARTI

Quando ero ragazza pensavo che non sarei mai diventata mamma perché non mi sentivo "portata" per questo ruolo,ma sopratutto perché avevo tantissima paura di partorire e avevo sempre pensato che se nella rara ipotesi fosse mai successo avrei sicuramente fatto il cesareo.
Ed invece 2 parti naturali accompagnati comunque sin dall'inizio della gravidanza dalla PAURA di dover partorire e di non superare il parto.
Il mio primo parto:
37 settimane+5 giorni sono sola a casa,a letto come per la maggior parte della gravidanza poiché a rischio e andando in bagno vedo un muco gelatinoso striato di sangue,ho perso il tappo (sono le 10 circa di mattina).Scrivo a mia sorella,a mia madre, a mio padre, a mio marito tranquillizzandoli che forse ho perso il tappo ma che stavo bene. Mia madre arriva a casa mia poco dopo con il pranzo, mangiamo insieme, ridiamo perché ho spesso necessita di andare in bagno, quasi quasi mi sembra di perdere la pipi :) ...mi lavo i capelli poi mia madre mi accompagna al primo monitoraggio a studio dal ginecologo che era previsto proprio quel pomeriggio.Il monitoraggio evidenzia contrazioni ma dicono c'è ancora tempo..salgo sul lettino del ginecologo per la visita e neanche inizia che...plaf...sento rompersi un palloncino pieno d'acqua..mi dice ci vediamo tra un po' in ospedale...vado con mia mamma,ci raggiunge li mio marito che mi accompagna il sala parto ma dicono ancora c'è tempo.Mi portano la cena in sala parto e mangio (solo io penso di aver fatto una cosa simile :) ) poi comincio ad essere monitorata e nel frattempo mi dicono di alleviare le contrazioni muovendomi sul "famoso pallone" che inizialmente sembra funzionare..tra un esercizio e un altro mando messaggi ai miei genitori e mia sorella che erano tutti lì fuori ad aspettare..le contrazioni si fanno più forti io lo percepisco ma la fascia del monitoraggio no infatti l'ostetrica che si affaccia ogni tanto pensa io stia esagerando ma messa a posto la fascia e'ufficiale sono nel pieno del travaglio. Ed ecco qui la parte più dolorosa e mal sopportata del mio travaglio: la famosa doccia. Dicono che l'acqua calda sulla pancia faccia bene ma per la mia esperienza personale questa fase mi ha solo fatto innervosire di più,gestire male il momento...dopo aver urlato,pianto,pensato di essere in punto di morte e allagato mezza sala parto mi rivesto ed ecco l'ultima fase quella delle spinte sul lettino.Chiedo l'epidurale ma mi viene fatta solo 15 minuti prima del parto e a mio parere non è servita a nulla...sento di non farcela,3/4 spinte ed eccolo li un esserino minuscolo tutto sporco con il cordone ombelicale ancora attaccato viene poggiato su di me ed io non penso più al dolore,l'emozione si trasforma...chiedo al ginecologo se posso toccarlo...mi dice e'tuo!sono mamma per la prima volta!!!(Ore 01,07 circa)
Il mio secondo parto:
37 settimane +6 giorni
E'mattina verso le 7 o poco più perdo il tappo,avverto il ginecologo,mio marito accompagna mio figlio al nido io intanto mi lavo i capelli,faccio una colazione abbondante.Vado in ospedale con mia madre che viene con me nonostante mio padre e'ricoverato in un altro ospedale.Il monitoraggio e' quasi piatto dicono che c'è tanto tempo probabilmente giorni ma mi ricoverano,perdo le acque anche stavolta sul lettino del ginecologo,vado in sala parto da sola perché nel frattempo mio marito va a farsi i capelli dal barbiere (no comment).
Vengo lasciata abbastanza tranquilla e sola in sala parto (niente palloni,docce) forse perché tutti conoscono la mia situazione emotiva, mio padre ha da poco scoperto di avere un tumore e mia figlia probabilmente avrà una cardiopatia congenita.Sono molto seguita ma a distanza,ogni tanto entra un ginecologo o un'ostetrica a vedere come va...una delle ostetriche entra e mi dice subito senza che la conoscessi prima"anche io ho perso mio marito qualche anno fa alla stessa età di tuo padre...so che anche il tuo e'malato terminale"...io ricevo una pugnalata non mi passava neanche per la testa che mio padre fosse terminale,non lo sapevo io,non lo sapeva nessuno anche se poi il tutto si è rivelato vero poiché papà e'andato via esattamente 2 mesi dopo...quasi dimentico le contrazioni,i dolori..ero già sconvolta,triste perché mio padre stava così ma sopratutto per il fatto che non poteva vedere per primo la sua nipotina e chissà quando l'avrebbe vista la prima volta.Mi addolorava l'idea che il nonno potesse vedere sua nipote solo dopo tanti estranei...con questo dolore affronto il travaglio,cammino e mi fermo respirando profondo quando arriva una contrazione forte,nel frattempo mando messaggi a mia madre che sapevo esser tornata da papà per aggiornarli sul travaglio fino a mezz'ora prima del parto stesso.
Poi mi dicono di andare sul lettino mi attaccano il monitoraggio e un medico dice che il battito di mia figlia sta diminuendo io mi preoccupo pensando che il suo cuore non ce la stava facendo ed invece mettono l'ossigeno a me,sono io che sto "soffrendo" e faccio soffrire lei.Mi riprendo anche se io pensavo anche prima di star bene,mi fanno l'epidurale e questa volta sento alleviarsi un po di dolore alla schiena ma per il resto sento tutto.Mi sento stremata ma non tanto fisicamente quanto mentalmente...ripeto sempre "non ce la faccio,non riesco" perché pensavo ad altro non riuscivo a concentrarmi,la mia paura si era spostata più verso mio padre.
Pian piano riesco a spingere anche se non subito trovo la tecnica giusta ed eccola li quella miniatura con 2 giri di cordone intorno al collo ed il nasino storto perché aveva una manina con il pugnetto sul naso.Tutti intorno a noi 2 ginecologi,2/3 ostetriche,infermieri ed una pediatra che controlla subito la mia bambina che sapevamo poteva avere problemi al cuore, per fortuna comunque ha cardiopatie lievi ma ben 3 difetti.
Esce anche la placenta e me la fanno anche vedere...che strana...
Penso a mio padre e a mia figlia che comunque sta bene...sono di nuovo mamma tra gioia e dolore profondo...(ore 17,31 circa)

Oggi sono consapevole che il parto e'un'esperienza assurdamente dolorosa,ma meravigliosa.So che il parto e'peggio di non so quante fratture tutte insieme (ce lo dissero alla visita anestesiologica) ma so anche che è'un gran dono averlo vissuto nonostante tutto.Da poco ho scoperto di avere anche io una cardiopatia probabilmente congenita che avrebbe non potuto permettermi di partorire naturalmente ma l'ho fatto e per fortuna e'andato tutto bene.
Vorrei dire alle future mamme di non far prendere il sopravvento alla paura perché questa e'solo una delle tante emozioni che si provano; il dolore poi per fortuna lo ricordi ma non dettagliatamente,quasi si scorda in quell'attimo in cui hai il tuo bambino tra le braccia per la prima volta!!!

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