Lo scorso anno a settembre Daniele aveva solo 3 anni e mezzo, non con poche difficoltà iniziali, ma abbiamo iniziato un corso di nuoto.
All'inizio è stata dura vederlo piangere, non staccarsi dall'insegnante di nuoto, ma grazie alla sua tenacia, alla pazienza della maestra ha iniziato a nuotare, a divertirsi ogni lezione sempre di più e alla fine dell'anno anche a prendersi un bel brevetto.
Ho scelto il nuoto come primo sport di inizio perchè lo trovo il più indicato per bambini piccoli: i bambini nuotano sin da piccoli nella pancia della mamma e l'acqua rappresenta quasi un elemento naturale per loro (anche se poi ci sono delle eccezioni :-) ) e iniziare ancor più precocemente con lezioni di acquaticità diminuisce il rischio che subentri la paura della novità e del sentirsi soli in un nuovo ambiente sconosciuto.
E' proprio per questo che molte piscine promuovono il corso di acquaticità:
di solito un genitore con il figlio (da pochi mesi di età a 3 anni) entrano in acqua e passano una mezz'oretta più che altro a giocare insieme...questo non può essere considerato naturalmente un vero e proprio corso di nuoto, ma è un modo per familiarizzare con l'ambiente, la piscina, l'acqua e l'insegnante che magari poi lo accoglierà nel corso negli anni successivi; inoltre è sopratutto una splendida occasione per stare insieme al nostro bambino in un modo un pò speciale (io non ho fatto questa esperienza, ma sarebbe stato bello e utile farla a mio avviso).
Tornando ai corsi di nuoto vero e proprio consiglio ai genitori di portare i propri figli in piscina intorno ai 3 anni-3 anni e mezzo massimo, di non spaventarsi se i loro figli all'inizio saranno intimoriti, di non forzarli naturalmente, ma di non farlo smettere al primo pianto, di parlare con l'insegnante che saprà dirvi se è il caso di smettere o di insistere.
Mio figlio dopo 1 mese ha iniziato a staccarsi dall'insegnante, a nuotare con ciambella e cintura e a fare sempre più vasche a cagnolino e poi a dorso verso la fine dell'anno anche a volte senza cimbella e per lui è stato un gran risultato.
Oltre a questo ci sono stati momenti di gioco, di aggregazione, ha superato il fastidio e la paura di essere schizzati in faccia o di fare le bolle sott'acqua ed ha preso il suo primo brevetto.
Quest'estate a luglio ha partecipato anche ad un corso intensivo e con lui ha iniziato a provare ad andare in piscina anche la piccola Gaia di 3 anni anche lei inizialmente con difficoltà, ma quest'estate sia Daniele che Gaia nuotavano anche da soli in piscina solo con braccioli o ciambella e per loro è un gran risultato.
Per me l'acqua ed il nuoto hanno rappresentato paura, trauma perchè da piccola ho avuto un'esperienza negativa con un istruttore che nonostante la mia paura mi forzava con la testa sotto l'acqua e questo fastidio me lo porto ancora da grande nonostante poi ho frequentato un corso di nuoto da adulta, ma so che il nuoto fa bene alla respirazione, alla resistenza, alla muscolatura, alla socializzazione come tutti gli altri sport e credo che qualsiasi bambino per maggior sicurezza debba frequentare un corso di nuoto almeno per imparare a "stare a galla" da solo affinchè l'acqua non rappresenti un pericolo magari d'estate al mare o in piscina anche se poi questo non sarà lo sport della vita, ma un pò di nuoto lo consiglio per tutti i bambini.
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